<<Prendi il meglio che esiste e miglioralo. Se non esiste crealo! >> (Henry Royce).
Nuove emergenze, nuove difficoltà, nuove opportunità ridisegnano scenari antichi come l’uomo, in
forma mai vista prima. È proprio per tale motivo che abbiamo bisogno di rafforzare l’idea che la
pedagogia debba trovare un luogo e una collocazione più precisa. Nel periodo attuale che stiamo
vivendo, abbiamo bisogno di metterci in gioco e di valutare le nostre risorse; tutto ciò può realizzarsi
attraverso una fondamentale disciplina che ci conduce al cambiamento: la pedagogia!
Il pedagogista “ascolta”, incoraggia l’esplorazione delle sensazioni dell’altro, lo osserva e lo guida
nel suo percorso creativo. Ogni individuo che crea, sta realizzando qualcosa di nuovo, qualcosa che
lo gratificherà e renderà sicuro di sé. Il momento del creare… del creare con le mani rappresenta un
processo educativo per eccellenza, un momento in cui il proprio disagio, soprattutto in un periodo
oggi di così tanta confusione, difficoltà e smarrimento può essere allontanato attraverso la produzione
creativa. In tali momenti, gli individui riscoprono le relazioni tra le loro idee , tra le diverse situazioni,
imparano ad ascoltarsi, a vivere il presente senza pensare al domani, arricchendolo e nutrendolo
attraverso il “fare”. Imparano ad osservare piuttosto che vedere, guardando il mondo attraverso la
loro immaginazione.
Lo scienziato Edoardo Boncinelli, che si è occupato dei temi legati alla mente, il cervello e le idee,
ritiene che la creatività sia un valore aggiunto ed essenziale della sfera intellettiva; dato che, mentre
alcune persone risolvono diverse problematiche con l’intelligenza “tradizionale”, altre adottano
strategie creative e “originali”, sicuramente non solite.
Esistono vari modi per vivere la creatività: come ad esempio la danza, l’arte, la scrittura creativa e la
natura. La danza, in cui suono e movimento mantengono o ristabiliscono l’equilibrio dell’individuo.
L’arte in cui si aprono ampie aree di esplorazione e coinvolgimento emotivo. La scrittura creativa
in cui l’individuo percorre il viaggio dell’auto scoperta, vivendo le proprie emozioni attraverso la
mano che guida l’inchiostro di quella biro, muovendosi in sintonia con il corpo e l’anima, su un foglio
di carta che rappresenta la propria scoperta e la propria creazione.
La natura, la relazione con essa è fondamentale: la creatività non riguarda solo l’attività espressiva
in sé, ma qualsiasi attività che conduce alla scoperta di sé, nelle quali ogni soggetto si può mettere in
gioco e vivere emozioni positive. Una passeggiata all’aperto ad esempio, entrare in relazione con gli
animali, osservarli ed esserci, possono risultare attività educative e creative, dal momento che vanno
verso una direzione “nuova” o “nascosta”, quindi verso nuove creazioni…
In conclusione, possiamo affermare che la creatività risulta essere una prerogativa dell’essere umano,
la capacità di andare oltre e far emergere ciò che è interessante e coinvolgente per noi e per l’altro.
Tutti noi la possediamo, per molti, però, è nascosta, rifugiata dentro di noi e per tale motivo è una
qualità da potenziare ed accrescere. Diamo voce, così, alla pedagogia, la disciplina che esprime
l’educare ed il tirar fuori, offrendo la capacità di far emergere il potenziale che è dentro ognuno di
noi, favorendo la produttività di pensiero, la motivazione e la libertà di espressione; ingredienti
perfetti da utilizzare come strategie positive in un periodo, quello odierno, che sta dirompendo nella
nostra realtà.
Pedagogista
Marisa La Mantia